È necessario contrastare la desertificazione che sta facendo scomparire molte attività commerciali.
“Senza misure urgenti il futuro è incerto e i negozi non possono continuare ad essere costretti a chiudere”.
“È inconfutabile che se non si trovano misure e azioni di sostegno reali, concrete e soprattutto immediate – 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐂𝐚𝐫𝐮𝐚𝐧𝐚, 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐨𝐧𝐟𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐫𝐜𝐢𝐨 𝐀𝐠𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐨 – la capacità di resistenza dei negozi di vicinato verrà sempre meno. Quella attuale è di certo una situazione rovinosa, per ogni singolo settore del terziario e dei servizi, senza alcuna distinzione, e chi ancora oggi, con sofferenza e abnegazione, continua ancora a resistere investendo quotidianamente tutto sé stesso non potrà farlo per sempre soprattutto in un territorio difficile come il nostro.
Nei nostri centri storici, più della metà delle attività commerciali di vicinato ha dovuto chiudere i battenti e quei pochi rimasti per quanto tempo potranno resistere? Le cause di chiusura sono diverse ma senza ombra di dubbio l’assenza di una programmazione lungimirante ha causato la dispersione che è sotto gli occhi di tutti. Occorre incentivare l’innovazione ma soprattutto è necessario sostenere la riqualificazione urbana attraverso un migliore utilizzo dei fondi altrimenti come purtroppo ripetiamo da tempo, spegnendosi le insegne nei centri storici si spengono inevitabilmente le luci che illuminano le città.”
I negozi di vicinato rappresentano un’occasione d’incontro che rafforza l’appartenenza alla comunità, un servizio attento alle persone fragili, un presidio di sicurezza, una garanzia di cura dello spazio pubblico ed è proprio per questi motivi che nove persone su dieci scelgono il quartiere in cui vivere in base alla presenza di negozi di prossimità. Gli stessi che vivono un complesso e faticoso percorso di resistenza e stanno facendo di tutto per provare a venire fuori da una spirale negativa che bisogna scongiurare in ogni modo possibile.